RIEVOCAZIONE STORICA DEL 1.400

La storia del Folklore

RIEVOCAZIONE STORICA DEL 1.400

La nostra città ha una storia a dir poco millenaria. Infatti, dalla sua fondazione ad oggi le tante vicende succedute nel corso dei secoli, hanno lasciato segni indelebili che oggi sono regolarmente riproposti per far sì che le nostre tradizioni siano conosciute da tutti e siano così riportate dai posteri anche in altre città italiane ed estere. Uno dei momenti storici più importanti che la nostra città ricorda è la “Disfida dei Trombonieri”.

Infatti, la storia narra che nell’anno 1442, la città di Napoli dichiaratasi per Carlo D’Angiò, gli Aragonesi la cinsero d’assedio per più tempo, senza nessun risultato, se non quando il cavese Aniello Ferrara alla testa di coraggiosi compatrioti vi entrarono per un condotto sotterraneo, ed ivi combattendo con quanti vi s’imbattevano, giunsero alle porte Capuana e Nolana, che aperte, permisero all’armata aragonese di entrare in città, la quale dopo un’ostinata battaglia fu presa e così ebbe termine la guerra tra la casa D’Angiò e di Aragona, coronando così Alfonso Re di Napoli e di Sicilia.
In seguito poi, Ferdinando I di Aragona, successore di Alfonso, stava per perdere la corona per la celebre congiura ordita dai principi di Taranto e di Rossano, che parteggiavano per Giovanni D’Angiò figlio di Renato. Mentre si combatteva la battaglia decisiva nelle pianure del Sarno i soldati Aragonesi,essendo ormai allo stremo delle forze,videro discendere dalla via del monte che sovrasta Sarno 500 cavesi, guidati da Giosuè e Marino Longo, i quali volontariamente si erano mossi a difesa del Re; questi entrati in azione fecero cambiare aspetto alla battaglia, restando alla fine vincitori.

Re Ferdinando, tornato in Napoli il 6 Settembre 1460, diresse affettuosa lettera ai cavesi e con essa un diploma in bianco con la facoltà di potervi scrivere qualunque richiesta; il popolo cavese, però, non ne fece alcuna e lo conservò in bianco così come si conserva tutt’ora nell’Archivio comunale.
Lo stesso Re Ferdinando, confermando il diploma di Giovanna II emesso nel 1432, esentò i Cavesi dai pagamenti fiscali, di fondachi, di dogane, di passi, e da qualunque altro dazio; ne contro di essi potevasi allegare moratoria o salvaguardia da loro debitori, ed inoltre li dichiarò esenti da pesi di buonatenenza in tutto il Regno.

Da questo breve passo di storia nasce la rievocazione della tradizionale “Disfida dei Trombonieri”, con essa, ogni anno, gli otto Casali cittadini incontrandosi in una gara di sparo ambiscono alla “Pergamena in Bianco”, premio che circa 500 anni fa il sindaco Onofrio Scannapieco ricevette dal Re Ferdinando D’Aragona a memoria delle gesta eroiche che il popolo cavese compì nei suoi riguardi.