I costumi

Un Patrimonio di Ricordi

 

Gli anni della fondazione

Nel 1969 un gruppo di amici, in nome dell’amore verso le trazioni cittadine, decise di concretizzare la devozione per il SS. Sacramento. In principio il bianco, il nero ed il rosso, i nostri colori sociali, erano un’idea lontana. Infatti, negli anni della fondazione, il Sodalizio si presentava con una casacca rossa, un pantalone verde marcio con calze rosse e scarpe nero lucide; il basco invece era giallo oro. Lo stendardo era su fondo verde bordato d’oro con al centro un ovale raffigurante il SS. Sacramento che sormonta un archibugio scolpito in legno. Un paio di anni dopo, la casacca da rossa diventò blu, il pantalone beige, le calzamaglie diventarono di vario colore mentre il copricapo divenne un cappello nero a falda larga. Lo stendardo invece diventò un drappo di seta color ciclamino con al centro lo scudo a strisce bianche e nere, sormontato dal cappello abbaziale rosso porpora.

 

L’identità e la divisa 1600

Iniziò a sorgere l’esigenza di dare un’identità al sodalizio e di rappresentare il connubio con l’Abbazia Benedettina del Corpo di Cava. Cominciò quindi uno studio volto alla costruzione della figura del tromboniere, colui che secondo la leggenda cavese tramandata di generazione in generazione, avrebbe combattuto per la salvezza della corona d’Aragona nella battaglia di Sarno del 1460. Nel 1975 vennero quindi realizzate le prime divise ispirate alla milizia armata del ‘Corpo di Cava’ caratterizzate dai colori distrettuali: il bianco, simbolo del candore della colomba e dello Spirito Santo, il rosso, emblema del porporino dell’Abbate ed il nero, colore della tonaca dei monaci benedettini. La divisa, in stile 1600, era costituita da una casacca nera con strisce verticali rosse, da un pantaloncino a sbuffo a strisce bianche e nere, calzamaglia bianca con stivali marroni e da un basco rosso porporino. Lo stendardo si presenta su fondo bianco, bordato d’oro; al centro compariva lo stemma a strisce sormontato da una corona d’oro. Pochi anni dopo, nel 1980, vi fu una variazione dello stendardo che da bianco diventa in velluto di colore bordeaux.

 

Stile 1400

Nel 1985 viene realizzata la divisa in stile 1400, utilizzata per la disfida dei trombonieri e diversa per ogni settore. I trombonieri presentano una casacca nera terminante con un gonnellino con frange bianche tutto orlato di pelliccia. I tamburi presentano una casacca bianca con lo stemma del distretto, terminante con frange bianche e rosse. Il portagonfalone presenta una divisa bianca con maniche e gonnellino rivestito di petali bianchi. I portavessilli invece una casacca alternata nera o rossa con gonnellino a petali e le maniche alternate alla casacca sempre a petali o neri o rossi. Ad accompagnare il rullo dei tamburi, in questi anni, si presenta la figura della Chiarina. Le divise pensate per questo nuovo settore presentano una casacca composta da strisce verticali rosse e bianche, orlate da pelliccia. Il gonfalone per questa nuova divisa è costituito da un fondo bianco con al centro lo stemma del Sodalizio sormontato dal cappello abbaziale rosso porporino, montato su un’asta rossa.

 

la nuova Divisa in stile 1600

Nel 2001 avviene una rinnovazione delle divise in stile 1600. Interamente di velluto, la nuova divisa presenta un unico modello con fondo nero composto da casacca, pantalone a sbuffo e basco uguale per ogni settore e variante solo per piccoli dettagli e sfumature. Per i vessilli troviamo una casacca a fondo nero con una striscia verticale rossa centrale e strisce bianche diagonali. Il pantalone a sbuffo si presenta a strisce nere e rosse. Il basco è nero con una striscia bianca e rossa. Musici e trombonieri hanno lo stesso pantalone nero con strisce verticali bianche. Le chiarine presentano una casacca nera con una striscia bianca centrale e strisce rosse in diagonale. Le maniche ed il basco si presentano a quadroni bianchi e rossi su fondo nero. Per i tamburi la casacca presenta una striscia centrale bianca ed un rombo rosso all’altezza del gomito. Il basco è per metà bianco e metà nero. Per i trombonieri troviamo la casacca a fondo nero con una striscia verticale rossa. Il basco è interamente rosso. Per il portagonfalone troviamo un vestito a strisce verticali e orizzontali bianche, nere e rosse tutte intersecate tra loro.  Solo per i trombonieri vi sono gli stivali marroni anziché le scarpe basse a fondo nero come per gli altri settori. Particolarità del basco è il fregio in bronzo con lo stemma del gruppo culminante con una piuma di colore diverso per ogni settore. Il gonfalone è di velluto rosso, con al centro lo stemma abbaziale dell’Associazione che sormonta  la dicitura SS.SACRAMENTO.

 

La nuova Divisa in stile 1400

Nel 2012 si arriva alla presentazione delle nuove divise in stile 1400. Esse variano da settore a settore ed evidenziano l’aspetto sfarzoso ed elegante dell’Associazione. Molte stoffe vengono mischiate tra loro, in particolare vi è un accostamento tra velluto e pelle borchiata nelle divise realizzate per i trombonieri che garantisce ai costumi un aspetto marziale e raffinato. Sulle maniche troviamo linee bianche e nere che rappresentano l’antico stemma del nostro sodalizio. La parte superiore della divisa presenta un triangolo formato da rombi bianchi e neri, come per i tamburi. La parte superiore della divisa dei tamburi è prevalentemente bianca ed il gonnellino è nero orlato da velluto rosso. Per la chiarina troviamo un disegno asimmetrico con prevalenza di nero. La particolarità della divisa per questo settore è lo stemma ufficiale del sodalizio posto sulla manica sinistra. Per i vessilli troviamo, su fondo nero, l’arco a sesto acuto in bianco che richiama le arcate del Chiostro dell’Abbazia Benedettina della SS.Trinità. La divisa del portagonfalone è quasi totalmente bianca con richiami neri e presenta maniche larghe ed ampie, come per i vessilli. Il nuovo gonfalone è interamente bianco, con al centro lo stemma del sodalizio orlato dal cappello abbaziale rosso porporino.

 

 

Gli anni sono passati e molte cose sono cambiate. Ciò che vogliamo dimostrare con questa descrizione è che il lustro del Sodalizio è direttamente proporzionale alla magnificenza delle divise. Pertanto è arrivato il momento di apportare nuovi cambiamenti e accrescere ulteriormente il patrimonio sociale. Quindi quale sarà la prossima divisa?

Ai posteri l’ardua sentenza!